IMPIANTI DI SVERNICIATURA CRIOGENICA E SVIPLATURA

Le separazioni criogeniche si basano sulla capacità dei fluidi criogenici, come l’Azoto liquido, di raggiungere temperature sufficientemente basse da infragilire la vernice sui supporti, rendendone più facile la rimozione.
Il concetto alla base è semplice: il supporto ricoperto di vernice viene immerso nel fluido criogenico a bassa temperatura, quindi il contatto con il gas liquido fa si che la vernice si contragga improvvisamente, mentre il supporto subisce l’effetto del freddo solo successivamente, con una contrazione meno significativa. Di conseguenza, a causa delle diverse velocità di ritiro, la vernice si crepa e si separa dal supporto. 

Al fine di ottenere una perfetta rimozione, però, è necessaria una leggera azione meccanica al termine dell’operazione. 

Negli impianti di sverniciatura criogenica vengono eseguite in maniera automatica le diverse fasi del ciclo operativo:

1) Il supporto viene immerso in una vasca piena di fluido criogenico in modo tale che il rivestimento di vernice diventi fragile e si crepi.

2) Una granigliatrice rimuove meccanicamente le scaglie di vernice che vengono così completamente staccate e raccolte in appositi contenitori, separate dalla graniglia.

3) Viene applicato un agente distaccante a base acquosa, per proteggere il supporto e semplificarne la successiva verniciatura, ove necessario

Questa tecnologia criogenica rappresenta un’alternativa ecologica alle normali tecniche utilizzate, come la sverniciatura termica e chimica.

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